È iniziato all’aeroporto di Malpensa il Malpensa-Day, organizzato dalla Provincia di Milano e al quale, oltre alle altre province interessate (Varese, Novara, Verbano, Cusio-Ossola), partecipano anche i Comuni dell’area tra i quali Varese, le Camere di Commercio, i sindacati, le associazioni degli imprenditori e dei consumatori.
Al termine degli incontri, che dureranno l’intera mattinata, sarà approvato un ordine del giorno nel quale verrà chiesto al Governo di liberalizzare le rotte, rivedere gli accordi bilaterali per il rilascio degli slot e l’assunzione di iniziative per la salvaguardia dei posti di lavoro dell’intera area che ruota attorno all’aeroporto.
L’ordine del giorno presentato al Malpensa-Day comprende cinque richieste specifiche al Governo.
La prima richiesta è quella di assumere decisioni volte ad assicurare che l’operazione di salvataggio operato per le compagnie aeree Alitalia e AirOne «non finisca per pregiudicare i livelli di competitività dell’area metropolitana milanese e delle regioni del nord»; come secondo punto al
Governo viene chiesto di perseguire una politica «nell’interesse delle imprese, dei lavoratori e dei
Consumatori, alla concorrenza ed alla piena liberalizzazione dei diritti di volo assicurando la conseguente possibilità di far atterrare e decollare sulle piste dell’aeroporto altre compagnie aeree che con i loro vettori possano coprire le rotte intercontinentali abbandonate da Alitalia e garantire i
Collegamenti interni che ad oggi risultano penalizzati»; viene inoltre chiesto di dare avvio «all’immediata revisione degli accordi bilaterali per il rilascio degli slot in modo idoneo al subentro di nuovi vettori di riferimento, rimuovendo gli ostacoli normativi ed i vincoli che oggi impediscono una risposta del mercato e mettendo in condizione l’autorità per la concorrenza di operare per impedire posizioni di privilegio da parte di Cai, contraria ai principi della concorrenza e del libero mercato».
Al quarto punto dell’ordine del giorno viene invece richiesto di confermare gli impegni assunti in sede di candidatura di Milano ad Expo 2015 volti ad assicurare il completamento delle infrastrutture che ruotano attorno a Malpensa; al quinto punto, invece, viene chiesto di operare per la difesa dei posti di lavoro generati dall’aeroporto, «garantendo la salvaguarda dei livelli occupazioni diretti e indiretti presenti nel sistema aeroportuale di Malpensa e ciò attraverso l’utilizzo dei fondi stanziati, gli ammortizzatori sociali che vanno estesi anche a tutte le condizioni di precariato».