Mario Chiesa, insieme ad altre dieci persone, è destinatario dei provvedimenti restrittivi emessi dalla magistratura di Busto Arsizio per un vasto traffico di rifiuti, scoperto dal nucleo operativo ecologico dei carabinieri di Milano (Noe).
È stato un controllo alla società Solarese, di Solaro (Milano), già coinvolta nell’indagine Gris del 2005, a portare alla scoperta del presunto sodalizio criminoso in cui è coinvolto Mario Chiesa. La società, ha scoperto il Noe, gestiva con modalità fraudolente le attività di trattamento e smaltimento terre di spazzamento stradale. Tale tipologia di rifiuto – che avrebbe dovuto essere trattato presso la ditta di Solaro senza subire alcun preventivo trattamento di tipo meccanico – mediante il sistema “giro-bolla” e l’attribuzione di un falso codice Cer veniva, “tal quale”, illecitamente inviato per lo smaltimento presso discariche del pavese, del bresciano e del cremonese. Alla Solarese avvenivano le operazioni di scarico dei rifiuti prelevati da altre ditte e di carico dei rifiuti speciali destinati a smaltimento, tutto questo alterando i pesi con lo scopo di gonfiare le fatture di pagamento e falsificando i certificati delle analisi chimico-fisiche.
Il sistema era garantito attraverso la turbativa delle gare d’asta indette dai vari enti e corrompendo dipendenti pubblici e privati e addetti presso i centri di raccolta/smaltimento, alla pesatura e al controllo dei rifiuti trasportati dai mezzi della Solarese, ora posta sotto sequestro. Il volume dei beni sequestrati ammonta a 50 milioni di euro, mentre il volume illecito di affari a due milioni di euro. Rilevante, anche se non ancora quantificato, il danno erariale.