Il procuratore di Caltanissetta Sergio Lari dichiara ai microfoni del tg Rai Sicilia che Paolo Borsellino sapeva della trattativa in corso tra Stato e mafia a inizio anni Novanta e che questo fatto potrebbe essere stato determinante nella scelta di Cosa Nostra sulla strage di via D’Amelio nell’estate 1992.

“L’accordo ci fu e le nostre indagini, seppure dopo tanti anni, hanno potuto accertare inconfutabilmente che Paolo Borsellino fu informato dell’esistenza di una trattativa tra Stato e mafia sin dal 28 giugno”. E sul patto tra esponenti di Cosa Nostra e uomini di servizi segreti, aggiunge: “Da questo a dire che la strage di via D’Amelio sia nata perché egli si è opposto a questa trattativa il passo è lungo”.



Borsellino – e per Lari è rigoroso il condizionale – potrebbe essere stato ucciso perché intendeva contrastare quell’accordo. “In ogni caso – conclude Lari – la trattativa, in un senso o nell’altro, ha avuto un ruolo nell’anticipazione della decisione di uccidere Paolo Borsellino”. Restano però i dubbi sull’esecuzione materiale della strage.



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SULLA TRATTATIVA STATO-MAFIA E L’UCCISIONE DI PAOLO BORSELLINO

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