La Chiesa cattolica celebra oggi Sant’Adelaide. Nasce nel 931 dal re dell’Alta Borgogna Rodolfo II – di cui rimane orfana a soli 6 anni – e da Berta, figlia del duca di Svevia Burcardo. A soli 16 anni viene data in sposa a Lotario re d’Italia (benché la reale reggenza è nella mani di Berengario d’Ivrea) e figlio di Ugo di Provenza. Da lui ha un figlio, ma dopo soli 3 anni muore, probabilmente avvelenato da Berengario. Questi la imprigiona in un castello sulle rive del Garda, per aver rifiutato il matrimonio con suo figlio. Una volta libera, sposa re Ottone I il Grande, che stava tentando di liberare il nord Italia dal caos. Non è certo se sia stato lui a liberarla o se sia fuggita da sola. In ogni caso, a soli 20 anni, grazie alle sue qualità intellettuali, prende parte agli affari di Stato, contribuendo alla gestione del regno e al rafforzamento dell’autorità del consorte in Italia, tanto che nel 962 Papa Giovanni XXII lo incorona imperatore.
In 22 anni di matrimonio Adelaide e Ottone hanno 5 figli, tra i quali il futuro Ottone II. Alla morte del marito, le cose si complicano. Siamo nel 973 e il futuro erede al trono, influenzato dalla moglie, la bizantina Teofane, prova astio e risentimento nei confronti della madre. Lei decide di lasciare la corte e recarsi a Vienne dal fratello Corrado di Borgogna. Qui chiede aiuto a San Maiolo, abate di Cluny, che favorisce la riappacificazione. Ottone II si reca da Adelaide, di fonte alla quale si inginocchia, implorandone il perdono.
La donna, come segno di riconoscenza, invia al santuario di San Martino di Tours diverse offerte, tra cui il più bel mantello del figlio, invocando per lui la protezione con le parole: «Tu che hai avuto la gloria di coprire con il tuo mantello Cristo Signore nelle spoglie di un mendicante».
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Adelaide, tuttavia, si vedrà sopravvivere anche al figlio. Nel 983 Ottone II muore. Gli succede Ottone II, ma a governare è Teofane che nutre ancora astio nei confronti della suocera. Ad Adelaide non resta che, ancora una volta, lasciare la corte. Ma la nuora, improvvisamente muore, e Adelaide è chiamata, a 60 anni, a reggere le sorti dell’impero nel 991. Lo fa con estrema saggezza e lungimiranza, aiutata dai consigli di alcuni santi, come Villigiso, arcivescovo di Magonza, Adalberto di Magdeburgo, Maiolo ed Odilone di Cluny, il quale compilerà la vita della santa imperatrice.
Negli anni del governo, si caratterizza per un grande spirito caritatevole e la capacità di perdonare i nemici. Elargisce denaro a moltissimi poveri, aiutandoli anche con sovvenzioni, e fonda o ristruttura diversi monasteri. Negli ultimi anni della sua vita tenta di convertire gli slavi, le azioni dei quali alla frontiera le danno non poche preoccupazioni. Si ritirerà nel monastero benedettino di Seltz, in Alsazia nei pressi di Strasburgo. Muore in santità il 16 dicembre 999. Viene canonizzata da papa Urbano II nel 1097.