La Corte dei Conti di Roma ha aperto un’istruttoria per verificare se alcune persone assunte dal ministero del Turismo abbiano, contestualmente, svolto attività di partito e se sussista l’ipotesi di danno erariale.
Assunti dal ministero del Turismo, svolgerebbero anche attività di partito. E’ l’ ipotesi in base alla quale la Corte dei Conti di Roma ha aperto un istruttoria sull’attività del ministro Michela Vittoria Brambilla e sul dicastero da lei retto per valutare se esistano i presupposti per muovere un’accusa di danno erariale. In particolare, l’ipotesi è che le risorse del ministero siano state utilizzate per finanziare attività diverse da quelle di consulenza.
L’istruttoria è stata avviata dopo che la stampa ha riferito di 10 o 15 persone che avrebbero lavorato in Mediaset e che avrebbero svolto attività politica all’interno dei Circoli della libertà, assunte per consulenze legate al rilancio dell’immagine del nostro Paese. La Corte dei Conti intende esaminare dettagliatamente i contratti delle persone in questione, e chiederà al ministero la documentazione necessaria.
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Saranno valutati compensi, curricula, competenze, oggetto e durata delle consulenze delle persone assunte. Sarà necessario comprendere se tali consulenze erano indispensabili, specie alla luce dell’ultima finanziaria che regola, in senso decisamente restrittivo, le condizioni di conferimento di incarichi di questo genere.