Il Papa ha ringraziato il governo italiano per la difesa del Crocifisso nei luoghi pubblici.
Il Papa, ricevendo il nuovo ambasciatore d’Italia, Francesco Greco, per le credenziali, ha ricordato come i primi 150 anni della storia del nostro Paese abbiano insegnato che «negare o emarginare» la religione e la «collaborazione tra comunità civile e religiosa» ha provocato «pericolosi squilibri e dolorose fratture nella vita sociale del Paese».
A tal proposito, poi, Ratzinger ha condannato «il tentativo di eliminare dai luoghi pubblici l’esposizione dei simboli religiosi» ed ha espresso «apprezzamento al governo Italiano che a questo riguardo si è mosso in conformità con una corretta visione della laicità», in particolare per le iniziative messe in atto per contrastare il «tentativo di eliminare il Crocifisso dai luoghi pubblici».
Benedetto XVI ha anche richiamato ai recenti episodi di violenza contro i cristiani, sottolineando come «le cronache recenti testimoniano come ai nostri giorni vengano compiute anche delle aperte violazioni della libertà religiosa».
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Su questo punto ha voluto riconoscere alla società italiana e alle sue Autorità «una particolare sensibilità per la sorte di quelle minoranze cristiane che, a motivo della loro fede, subiscono violenze, vengono discriminate o sono costrette ad una forzata emigrazione dalla loro patria».
Il Pontefice, infine, ha auspicato che «possa crescere ovunque la consapevolezza di questa problematica e, conseguentemente, vengano intensificati gli sforzi per vedere realizzato, ovunque e per tutti, il pieno rispetto della libertà religiosa. Sono certo – ha concluso – che all’impegno in tal senso da parte della Santa Sede non mancherà l’appoggio dell’Italia in ambito internazionale».