Il Papa ha indicato nell’educazione e nella famiglia le basi fondamentali per costituire l’armonia sociale duratura e il senso di solidarietà.
Educazione e famiglia: questi i due temi fondamentali al centro del discorso tenuto da Ratzinger nel corso dell’incontro con Miguel Ángel Canturri Montanya, nuovo ambasciatore di Andorra presso la Santa Sede. Parlando dei giovani andorrani che tornano al proprio Paese e della capacità della Nazione di attirare anche stranieri, ha detto: «Questa apertura comporta una necessaria presa di coscienza e una responsabilizzazione da parte delle istituzioni e di ognuno».
Il Papa, poi, ha precisato che l’armonia sociale è «legata non solo a un quadro legislativo giusto e adeguato, ma anche alla qualità morale di ogni cittadino, poiché la solidarietà si presenta sotto due aspetti complementari: quello di principio sociale e quello di virtù morale». In particolare, la solidarietà diventa virtù sociale quando «può fondarsi non solo su strutture di solidarietà, ma anche sulla determinazione ferma e perseverante di ogni persona di lavorare per il bene comune, poiché tutti siamo responsabili di tutti».
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Perché tale determinazione duri nel tempo, per «suscitare il senso duraturo della solidarietà»,ha aggiunto, «l’educazione dei giovani è sicuramente la via migliore». Accanto all’educazione, poi, «è opportuno dare alla famiglia il sostegno che merita.
Cellula primaria della società, la famiglia svolge la sua missione quando viene incoraggiata e promossa dai poteri pubblici come primo ambito di apprendimento della vita in società». In questo senso, Benedetto XVI ha invitato le autorità a offrire «a tutti i suoi componenti l’aiuto necessario» per far si che favorisca «l’armonia e la coesione sociale».