Allarme terrorismo a Roma. Tre pacchi contenenti ordigni esplosivi sono stati consegnati e sono esplosi alle ambasciate di Svizzera, Cile e Ucraina.
Quello consegnato all’ambasciata di Ucraina in realtà non è esploso. L’episodio più grave all’ambasciata svizzera dove una persona è rimasta ferita in modo grave, il plico è esploso nel momento in cui il dipendente dell’ambasciata lo ha aperto e l’uomo rischia di perdere una mano. Anche all’ambasciata cilena un ferito, ma non in modo grave. La procura di Roma ha aperto un fascicolo sul pacco bomba: il procuratore aggiunto Pietro Saviotti, capo del pool antiterrorismo, procede per attentato con finalità di terrorismo.
Secondo gli inquirenti, almeno per quanto riguarda la Svizzera, ci potrebbe essere una matrice eco terroristica.
Tra le possibilità al vaglio, infatti, c’è anche quella che ipotizza un attentato elaborato da gruppi anarco-insurrezionalisti in riferimento alla vicenda carceraria di alcuni esponenti della galassia anarchica attualmente detenuti nelle carceri elvetiche. Tra questi figura anche Marco Camenisch, militante rivoluzionario antinucleare svizzero, negli anni ’90 più volte detenuto in Italia e successivamente, nel 2002, estradato in Svizzera.