AUTOSTRADE – Tutti gli aumenti dei pedaggi dalla notte di San Silvestro. Stangata in Piemonte – Brutte notizie per gli automobilisti italiani. Nella notte di San Silvestro, infatti, scatteranno gli aumenti dei pedaggi autostradali. Ne ha dato notizia ieri l’Anas, spiegando che l’aumento medio ponderato delle tariffe è del 3,3%. Tuttavia, sulla rete autostradale italiana vi saranno differenze enormi (addirittura sulla stessa tratta).
Ma cominciamo a vedere chi avrà adeguamenti tariffari al ribasso e quindi risparmierà. Sulla Napoli-Salerno, il pedaggio calerà del 6,56%. Dall’altra parte d’Italia, sul passante di Mestre, ci sarà un abbassamento dell’1,18%. Infine, nel tratto che collega Mestre con l’aeroporto Marco Polo di Venezia, si pagherà l’1% in meno.
Vi sono poi tratte autostradali in cui non ci sarà alcuna variazione dei pedaggi. Si tratta della Asti-Cuneo e di tutte le tratte facenti capo al Consorzio Autostrade Siciliane.
Chi viaggia su queste autostrada sarà dunque fortunato. Ma dopo tutto anche chi viaggerà sulla Torino-Savona (+0,63%), sulla Piacenza-Brescia (+0,8%), sull’Autostrada del Brennero (+1,39%) e sulla Milano-Serravalle (+1,53%). Questi aumenti di tariffe, infatti, sono inferiori al tasso di inflazione (+1,7% a novembre 2010) già registrata. Andrà comunque male alla maggioranza degli italiani.
Infatti Società Autostrade, che gestisce la maggioranza delle rete italiana, aumenterà i pedaggi dell’1,92%. Tutto sommato una crescita non altissima. Considerando che in altri casi andrà peggio: Tangenziale di Napoli (+3,8%), Livorno-Rosignano (+4,08%), Savona-Ventimiglia (+4,7%), Genova-Livorno (+4,76%), Traforo del Frejus (Barriera di Bruere 3,31%; Barriera di Avigliana 5,50%; Barriera di Salbertrand 5,00%), Torino-Ivrea (+6,86%), Brescia-Padova (+7,08%), Parma-La Spezia (+7,08%), Roma-L’Aquila (+8,14%) e Torino-Piacenza (+9,83%).
Vere e proprie stangate a doppia cifra ci saranno in Piemonte sulla Torino-Novara Est (+12,38%), Novara Est-Milano (+12,95%), Aosta-Monte Bianco (+14,15%) e sulla Torino-Aosta (+18,95%).
L’Anas ricorda anche che dal 1° gennaio 2011, la misura dell`integrazione del canone annuo di concessione corrisposta direttamente all`Anas, è integrata di un importo, calcolato sulla percorrenza chilometrica, pari a 2 millesimi di euro a chilometro per le classi di pedaggio A e B e a 6 millesimi di euro a chilometro per le classi di pedaggio 3,4 e 5. Questo vuol dire che alle tariffe appena indicate, occorrerà aggiungere anche questa tassa in favore di Anas. Secondo Il Sole 24 Ore, questo si tradurrà in altro 3,7% circa da sommare agli aumenti dei pedaggi chiesti dai concessionari. Secondo il quotidiano di Confindustria, quindi, l’aumento medio reale dei pedaggi sarà del 7%.