Processo Clooney – La testimonianza dell’attore diventa uno show – Palazzo di Giustizia o red carpet? – L’attore americano si è presentato in Tribunale a Milano per rendere la sua testimonianza, come parte lesa, in un processo per una truffa scoperta nel 2006. Una lettera inviata dalla Rolex all’attore (il prestigioso brand di orologi era parte lesa nel procedimento) in cui gli veniva chiesto di non usare i loro prodotti ha fatto venire a galla il raggiro (si è anche parlato di carte di credito contraffatte9 e addirittura una linea di abbigliamento marchiata Clooney di cui lo stesso attore non sapeva nulla.
La presenza di Clooney in tribunale, come riportano numerosi siti a agenzie, avrebbe dato vita a un vero e proprio show. Domande personali piuttosto imbarazzanti, numerose presenze femminili, allusioni alla sua passione per le moto, insomma la presenza dell’attore in Aula ha trasformato l’udienza in una sorta di spettacolo. Il legale che assisteva Clooney come parte civile, ha chiesto alla star per quali marchi facesse pubblicità e nel riferirli Clooney ha citato anche “Martini”. A quel punto il numeroso pubblico presente in sala si è messo a ridere.
L’attore si è poi complimentato con il giudice per “il buon lavoro fatto”.
La testimonianza di George Clooney sarebbe durata circa un’ora e mezza ( la durata di un film…), vivacizzata da risate del folto pubblico, nonché sorrisi ironici e sguardi da macchina da presa della star. Il tutto si è comunque svolto in modo da non costringere i magistrati a imporre che l’udienza proseguisse a porte chiuse.
E all’uscita dal Tribunale, com’era prevedibile, una cascata di flash e di accanitissime fan pronte a farsi immortalare con il divo.