W la pappa col pomodoro. Rita Pavone e il suo Gianburrasca cantavano questa canzone, che inneggiava a un piatto povero della Toscana. In realtà è un portata geniale che collabora al recupero degli avanzi e offre una squisitezza tattile davvero unica. E’ il piatto che cucino assai volentieri anch’io, aggiungendo un poco di vin santo per sfumare la pappa. Per la scelta del pane, io uso la pasta dura piemontese (rende l’impasto più fluido), ma il pane simbolo è quello sciocco toscano tagliato a fette. Mi ha fatto piacere, alla festa di Vico Equense di inizio giugno, vedermi offrire, da delle cuoche che cucinano in casa, questo piatto unico. E’ stata un po’ la sconfessione di un luogo comune, per cui questo piatto è di impronta invernale (quando mai, crescono in inverno i pomodori?).



Servitela tiepida e come vino scegliete un Chiaretto del Garda.

Ingredienti per 4 persone

• pane raffermo gr. 300

• pomodori maturi gr. 500

• basilico fresco gr. 200

• 2 spicchi d’aglio

• 1 litro di brodo vegetale

• olio extravergine d’oliva

• sale e pepe

Mettete in una pentola un po’ di olio extravergine d’oliva, fatelo riscaldare e aggiungete gli spicchi d’aglio (oppure lo scalogno o la cipolla). Quando l’aglio prende colore, unite i pomodori tagliati a pezzettini e, dopo qualche minuto, il basilico. Salate, pepate, aggiungete il brodo bollente, fate cuocere qualche minuto prima di aggiungere il pane raffermo, da sfumare con del Vin Santo. Terminate la cottura per quindici minuti. Lasciate la pappa nella pentola per 15-20 minuti e poi mettete nei piatti, aggiungendo solo un filo di olio extravergine.



 

 

La Ricetta filmata è di: Valerio Bobbio • Osteria “Porca Vacca” – Alessandria

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