Allarme valanghe in Abruzzo. E’ quanto fanno sapere attraverso appositi comunicati la prefettura e il corpo forestale della regione. Come si sa l’Abruzzo è stato uno dei territori più colpiti negli ultimi giorni dalle abbondanti nevicate che hanno colpito l’Italia centrale in particolare la Romagna e Abruzzo e Molise. In alcune zone si sono raggiunti anche i due metri di neve con molte comunità e paesi collinari e montani rimasti isolati. Proprio per queste abbondanti nevicate su ordine della Prefettura dell’Aquila il personale del Corpo forestale dello Stato ha effettuato alcuni rilievi tecnici per capire lo stato del manto nevoso lungo le pendici dei monti in particolare quelli che si trovano lungo la strada provinciale 479 nel tratto Anversa degli Abruzzi – Villalago (AQ). Sono state eseguite prove penetrometriche e il profilo stratigrafico E’ stata anche fatta la prova del cosiddetto blocco di scorrimento per valutare il grado di resistenza al distacco del manto nevoso sul pendio. Con questi esami si è potuto capire che lo spessore del manto nevoso è di circa 115 centimetri, neve caduta in momenti diversi con diversi gradi di assestamento. Ciò può provocare il rischio di distacchi di masse di neve, cioè di valanghe. E’ possibile secondo gli esami effettuati il distaccamento di masse nevose che vanno da un minimo di tremila metri cubi a un massimo di 10mila. Si tenterà adesso di provocare il distacco artificiale di queste masse di neve per impedire valanghe a sorpresa con un sistema definito Daisy Bell. Intanto il maltempo che ha flagellato negli ultimi giorni il centro Italia si sta spostando verso sud. Migliora il medio Adriatico anche se il freddo polare durerà per tutta la settimana. Nevica infatti adesso sulle isole, a Capri e sulle Eolie. Nelle prossime 24 ore si segnala ancora nevicate in Campania, e Sicilia sopra i quattrocento metri. Del tutto finita intanto l’emergenza nella città di Roma. In tutto da quando è cominciata la prima emergenza maltempo a oggi ci sono stati quasi sessanta morti.
E’ andata decisamente meglio al centro Nord, dove Lombardia e Veneto a parte le temperature sotto lo zero si sono risparmiate certi disagi. Anzi, la segnalazione che viene dalle località alpine è quella di mancanza di neve.