L’emergenza neve e ghiaccio permane sull’Italia, soprattutto quella centrale dove le fortissime nevicate hanno isolato dozzine di piccoli centri abitati, interrotto l’energia elettrica, causato numerosi morti. Il dato ovviamente più drammatico è quello relativo alle persone morte per il freddo e il maltempo, un bilancio che ieri sera si chiudeva con diciotto vittime. L’ultimo è stato ritrovato ieri nella pineta di Ostia, un uomo senza documenti apparentemente morto di freddo. Due i morti in Abruzzo: un uomo di 51 anni è deceduto per un infarto mentre spalava la neve davanti alla sua abitazione. Una donna cinquantenne è stata ritrovata morta nella sua abitazione nella perfieria di Roma. La maggior parte delle vittime sono comunque barboni e senza casa morti per il freddo nella notte. Le forze di soccorso, vigili del fuoco, protezione civile, esercito cercano di portare aiuto nelle situazioni più critiche. I vigili del fuoco hanno effettuato nella giornata di ieri domenica 5400 interventi di cui 1307 nel Lazio e 950 in Emilia-Romagna Altri 1010 interventi si contano in Molise e 821 in Abruzzo. In provincia di Frosinone si registra il black out della corrente elettrica che sta creando i disagi maggiori, in tutto il Lazio si contano circa 50mila utenze ancora prive di energia elettrica mentre alcuni comuni sono privi anche dell’acqua. Intanto le previsioni non assicurano niente di buono nei prossimi giorni specialmente nel centro sud: pioggia e neve in Sicilia, Calabria e Campania. A Roma, dopo l’enorme caos registrato nelle giornate di venerdì e sabato si comincia a segnalare un ritorno alla normalità. Il sindaco Alemanno ha fatto sapere che da domani martedì riapriranno scuole e uffici ancora chiusi nella giornata di oggi. Il traffico in città e sul Raccordo anulare sarebbe comunque già regolare da oggi. Scuole chiuse oggi anche Ascoli Piceno, L’Aquila, Pescara (fino a martedì), Urbino, Bologna, e nel Molise. Chiuse le scuole fino a domani anche a Cesena e Ravenna, chiuse nei comuni di San Clemente e Gemmano in Valconca, Bellaria, Cattolica, Riccione e Misano Adriatico. Infine si segnala l’allarme gas: negli ultimi gironi si è registrato un consumo eccezionale dovuto al gran freddo con un picco di consumo pari a 385 milioni di metri cubi.
Oggi è previsto un nuovo picco con un consumo di almeno 440 milioni di metri cubi. Non solo il consumo eccezionale in Italia: la Russia che ci fornisce la maggior parte del gas sta riducendo sensibilmente gli approvvigionamenti. Regolari invece i rifornimenti di gas provenienti dal Nord Africa.