Vanessa Scialfa morta. La ragazza scomparsa due giorni fa a Enna è stata ritrovata morta. Vanessa Scialfa era scomparsa dalla casa dove viveva con il fidanzato. Lo stesso ragazzo ha ammesso stamane agli inquirenti che i due avevano litigato nella mattinata di martedì giorno della sua scomparsa. Nel pomeriggio dello stesso giorno, sempre secondo la testimonianza, Vanessa se ne sarebbe andata di casa. Di lei si erano perse le tracce. il fidanzato nega di averla uccisa. Vanessa Scialfa aveva 20 anni. Il padre della ragazza aveva diffuso da ieri un appello su Facebook con una fotografia della figlia chiedendo di essere aiutato nella ricerca: sperava che in tal modo qualcuno potesse fornire informazioni utili sulla figlia. Era l’appello di un padre disperato: “Aiutatemi a trovarla. Vi prego di diramare questa foto, è mia figlia, non abbiamo sue notizie da martedì 24 aprile”. Purtroppo la ricerca si è conclusa nel modo peggiore, con il ritrovamento del suo cadavere. Nell’appello del padre che velocemente aveva fatto il giro della Rete fotografie e informazioni considerate utili su Vanessa: ringrazio tutti coloro che mi hanno chiamato al telefono per accertarsi della veridicità del messaggi. E  ancora. “mia figlia è sparita martedì mattina da Enna, è alta 1,63 circa, fisico magro e pesa 48 kg”. Al momento non ci sono ancora particolari forniti dalle autorità su come possa essere morta la ragazza, se vittima di uno sconosciuto, se addirittura si sia uccisa, se sia stato il fidanzato o vittima di un incidente. Non si conosce neanche il luogo esatto del ritrovamento, probabilmente non lontano da Enna, la città siciliana dove viveva Vanessa. Si atrendono maggiori dettagi sulla tragica vicenda che pone in primo iano ancora una volta un caos di violenza su una giovane ragazza, episodi che purtroppo accadano sempre più di frequente. Del caso si era occupata anche la trasmissioen Chi l’ha visto?. La ragazza abitava a Enna in Sicilia insieme al fidanzato, non si conoscono i motivi precisi della ite fra i due. 



I familiari della giovane avevano fornito anche i particolari degli abiti che indossava,ma purtroppo le ricerche hanno avuto la fine peggiore. Avevano anche rilasciato i propri numeri di cellulare per chi voleva dare informazioni. Visto l’esito della vicenda, chiunque avesse preos nota di quei numeri è pregato adesso di non usalri per rispettare il dolore della famiglia. 

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