Alla fine, come previsto, la prima fumata di questo Conclave 2013 è nera. Alle 19.42 circa, dal comignolo posto per l’occasione sopra la Cappella Sistina, è giunta la prima decisione dei 115 cardinali chiamati ad eleggere il nuovo Pontefice dopo le dimissioni di Benedetto XVI. La fumata è stata accolta da un boato di delusione dalla folla presente in piazza San Pietro, che ora lentamente si sta disperdendo anche a causa della forte pioggia che da diverse ore sta scendendo su Roma. Non è stata dunque raggiunta la maggioranza necessaria di 77 voti (pari ai due terzi del totale) per la nomina del nuovo Papa: dopo questo primo scrutinio e la conseguente fumata nera, nella giornata di domani, mercoledì 13 marzo 2013, avverranno altri quattro scrutini, due di mattina, due di pomeriggio, ovviamente sempre all’interno della Cappella Sistina. Ricordiamo che ogni scrutinio è diviso in tre fasi: antescrutinium, scrutinium vere proprieque, post-scrutinium. La prima fase è caratterizzata dai preparativi pre-voto, tra cui la consegna delle schede ai cardinali presenti per votare. La seconda fase, invece, è quella del voto vero e proprio e, dopo aver espresso la propria preferenza, ogni cardinale raggiunge l’altare, giura e consegna la scheda. Nella terza e ultima fase, invece, vengono contate le schede. L’eventuale fumata bianca confermerà il raggiungimento della maggioranza e l’elezione del nuovo Pontefice. Questa sera non è stato così, ma del resto anche lo stesso Padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede, aveva dato per quasi certa la fumata nera, almeno per questa prima votazione.