Io una pedina? Forse, non lo so, lascio a voi e alla gente il giudizio. Una persona che si limita a pensare sprofonda sempre nel dubbio”. Papa Francesco non si lascia tirare per la giacchetta da nessuno, come ha sempre fatto. Quando gli diedero del comunista, rispose lapidale: “Io applico solo la Dottrina sociale della Chiesa”. In viaggio dal Messico per fare ritorno in Italia, Francesco ha risposto così a chi, tra i giornalisti, ha insinuato che il suo viaggio in Messico, proprio mentre il candidato alla Casa Bianca Donald Trump lo accusava di essere un personaggio politico, significasse essere una pedina dei messicani, a sostegno dell’immigrazione negli Stati Uniti. A chi invece ha cercato di fargli dire, dopo l’incontro con il Patriarca di Mosca, da che parte sta nel conflitto ucraino, ha parlato della sola cosa che gli interessa, la pace e la comunione fra i cristiani: “Con il mio fratello Kirill (patriarca della Chiesa ortodossa, ndr) ci siamo abbracciati e baciati come fratelli, abbiamo parlato e ci siamo detti come il problema dogmatico che ora ci divide non è sufficiente per non andare avanti nei nostri colloqui”. Sulla guerra in Ucraina, ha aggiunto, “ognuno ha la sua idea”: “Il papa e la Chiesa di Roma hanno sempre cercato la pace. Ho ricevuto ambedue i presidenti, quello dell’Ucraina e quello della Russia, ma il nostro aiuto a tutte le persone che soffrono, i soldati e i civili feriti, le famiglie di ogni parte, non è mai mancato, abbiamo fatto tanto per loro. Quello che abbiamo fatto parla da solo, alla Chiesa interessa solo si arrivi a un accordi di pace”.
Tra una domanda e l’altra, Francesco non ha mai perso il suo sano umorismo: “Guardate che io leggo un solo giornale al giorno, non dico qual è per non suscitare gelosie fra di voi, ma al massimo dedico 15 minuti al giorno a questa lettura, le questioni importanti per le riferisce il Segretario di Stato”.
Le domande dei giornalisti si sono spostate alle questioni italiane, in primo luogo il dibattito in corso tra cattolici sul decreto legge sulle unioni civili. Anche qui cercando di spingere Francesco verso una posizione o un’altra, e ancora una volta le sue parole sono state precise: “Io non so come stanno le cose nel Parlamento italiano. Il papa non si immischia nella politica italiana. Nella prima riunione che ebbi con i vescovi italiani nel 2013 una delle tre cose che ho detto loro è stata: il governo italiano si arrangi da solo. Io penso a quello della Chiesa e a quello che anche su questo tema la Chiesa ha sempre detto”. Più preciso di così non poteva essere e tutti sappiamo quel che la Chiesa ha sempre detto in tema di famiglia.
Restando alla politica italiana e all’argomento delle Unioni civili, gli è stato poi chiesto quale sia il dovere di un parlamentare cattolico davanti a questioni come queste: “Un parlamentare cattolico deve sempre votare secondo la propria coscienza”
Quest’anno Papa Francesco è stato insignito del prestigioso Premio Carlo Magno, conferito alle personalità che hanno favorito l’integrazione e l’unione in Europa: “Vorrei tanto che l’Europa fosse una mamma e non una nonna” ha detto, con chiaro riferimento alla natalità bassissima che colpisce tutti i paesi occidentali e poi ha fatto una domanda polemica, ma legittima visto a cosa si è ridotta recentemente l’Unione europea: “Dove sono oggi gli Adenauer, gli Schuman, gli uomini che hanno fatto nascere e reso grande l’Europa?”.
C’è anche stato qualcuno che ha tirato fuori la storia del rapporto epistolare tra San Paolo Giovanni II e la filosofa polacca Anna Teresa Tymieniecka emerso recentemente in cui qualcuno ha voluto vedere un rapporto sentimentale che andava al di là della semplice amicizia: “Sapevo di questa storia quando ero ancora cardinale a Buenos Aires. Anche io quando ho bisogno chiedo consiglio a un collaboratore o anche a un amico, mi piace sentire il parere degli altri. Non c’è nulla da spaventarsi in questo e soprattutto che San Giovanni Paolo II si confidasse con una donna: esse sono ancora non ben considerate, non abbiamo ancora capito del tutto quale bene importante sia la donna”.
Cosa ha chiesto il papa alla Madonna di Guadalupe è stata l’ultima domanda che ha riportato al viaggio appena concluso: “Che la Chiesa cresca sana, che il popolo messicano abbia la pace, che i preti siano veri preti e le suore vere suore. Non è nulla da tenere segreto, no?” ha concluso sorridente.