Il 4 gennaio si celebra santa Angela da Foligno. Santa Angela nacque da una famiglia assai agiata nel 1248 a Foligno, ma molto presto rimase orfana di padre. Crebbe non solo ricca, ma anche intelligente e bella; però dava importanza alle apparenze e alle cose superficiali, e amava essere ammirata. Questo atteggiamento vanesio la allontana dalla fede in Dio e dalla preghiera, nonostante continuasse a praticarla ma superficialmente. Seguì le tradizioni del tempo e prese per marito un nobile signore, dal quale ebbe dei figli. Ma santa Angela fu sempre consapevole dei suoi sbagli e degli errori della sua gioventù, fino all’età di 37 anni quando l’apparizione di san Francesco d’Assisi, la portò nella cattedrale di San Feliciano di Foligno per confessarsi: questo fece, e frate Arnaldo divenne il suo confessore spirituale. La morte dei suoi figli, di sua madre e di suo marito, la portarono a vendere tutti i suoi beni e prendere i voti nel Terzo Ordine Francescano, tra il 1290 e il 1291, dedicandosi alla carità sopratutto verso i lebbrosi. Nello stesso anno si recò ad Assisi, nella Basilica di San Francesco, dove “sperimentò in se la Trinità” ed ebbe una crisi mistica. Il suo confessore, frate Arnaldo, annotò tutte le confidenze che santa Angela gli faceva, per capire meglio questa crisi: nacque così, dopo cinque lunghi anni, il “Memoriale di Frate Arnaldo” o “Liber”, uno scritto imperniato sulla carità, sulla povertà e sulla pace, suddiviso in tre parti, tra le quali sono compresi lettere, resoconti delle estasi e il testamento spirituale di santa Angela. Il memoriale ricevette l’approvazione del cardinale Giacomo Colonna e di altri teologi francescani, nel 1297. Qualche anno dopo, nel 1309, santa Angela spirò a Foligno e le sue spoglie sono oggi conservate a Foligno nella Chiesa di San Francesco. La beatitudine della santa le venne riconosciuta senza il tradizionale procedimento canonico. Papa Clemente XI convalidò il suo culto nel 1701 e altri papi dopo di lui la definivano santa, come papa Giovanni Paolo II fece nella preghiera scritta e letta da lui sulla sua tomba. Nel 2013 divenne santa per volere di papa Francesco. 



E’ sopratutto a Foligno, il paese natio di santa Angela e dove lei ha compiuto le sue opere e dove è sepolta, che si celebra e si festeggia la santa. Foligno è una piccola e graziosa città umbra, le cui dimensioni però non sono proporzionali al numero dei monumenti, di cui infatti la città abbonda. Il suo centro storico mostra il suo volto medioevale assai affascinate, con dettagli che non passano inosservati come finestre bifore, balconcini ed eleganti porticati, per non parlare dei ricchi palazzi, come il “Palazzo Candiotti” in stile rococò e il “Palazzo del Podestà” con la facciata decorata dalle dee del potere. Molte sono le belle piazze del paese, come “Piazza San Domenico” alla quale si giunge dal “Parco dei Canapè”, luogo di ritrovo cintato in parte dalle antiche mura, e sopratutto la splendida “Piazza della Repubblica” sulla quale si affaccia un complesso architettonico di grande valore. Qui infatti si trovano il duecentesco “Palazzo Comunale” in stile neoclassico, il “Palazzo Trinci” edificato in stile tardo-gotico, nella cui pinacoteca sono conservate opere che vanno dal ‘300 al ‘500, ma sopratutto il “Duomo di Foligno” dedicato a san Feliciano: si tratta quest’ultimo di un edificio eretto in stile barocco e neoclassico, la cui facciata stupisce per gli evangelisti e i segni zodiacali che la decorano, e al cui interno si trovano due busti del Canova. Foligno ospita anche una delle opere più enigmatiche e curiose del XX secolo: la “calamita cosmica”, un imponente scheletro dal becco di volatile, sito nella ex “Chiesa della Santissima Trinità in Annunziata”. 



Il 4 gennaio sono festeggiati anche i santi Elisabetta Anna Bayley Seton, Libenzio di Brema, Ferreolo di Uzès, Gregorio di Langres, Ermete e Caio, Farailde di Gand, Manuel Gonzales Garcia, Rigomero, Dafrosa di Roma, Stefano di Bourg-en-Bresse,Aabruncolo, Ruggero di Elan, Teoctisto di Caccamo, Rigoberto di Reims, e i beati Chiara de Ugarte, Tommaso Plumtree, Cristiana da Snata Croce, Luigi de Halles.

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