Terminato senza incidenti lo sgombero dell’edificio in via Carlo Torre, rinominato Officina Occupata dai collettivi anarchici studenteschi che l’avevano occupato lo scorso 20 aprile. Lo sgombero, secondo quanto riferisce l’agenzia Ansa, “è stato effettuato al fine di dare esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso dall’Autorità Giudiziaria di Milano per l’inagibilità dei locali del complesso immobiliare sito in via Carlo Torre n.34/36 occupato dal 20 aprile 2018? (Agg. Paolo Vites)
NIENTE INCIDENTI CON LA POLIZIA
Dopo aver chiesto più volte l’intervento delle forze dell’ordine, gli abitanti della zona di via Carlo Torre, quartiere Romolo, la polizia ha cominciato stamane lo sgombero del complesso immobiliare ai numeri civici 34/36, occupato dal 20 aprile scorso dai collettivi studenteschi Ocsa, denominato Officina occupata. Sul posto le forze dell’ordine che stanno eseguendo il decreto di sequestro preventivo disposto dall’autorità giudiziaria del capoluogo lombardo. E’ solo l’ultimo per ora di una serie di stabili occupati verso i quali il comune di Milano ha deciso il pugno duro, con numerosi sgomberi già effettuati nonostante le proteste dei giovani e di molte persone che in questi stabili abbandonati ha costruito le proprie abitazioni.
SGOMBERO A MILANO
Al momento non si è verificato alcun incidente tra le forze dell’ordine e gli occupanti che stanno abbandonando lo stabile. La polizia ha dichiarato di aver ricevuto più di una lamentela da parte dei “residenti della zona che hanno sollecitato ripetutamente l’intervento, anche attraverso gli amministratori locali, per situazioni di criticità più volte segnalate”. Da parte degli occupanti, tramite Radio Onda d’Urto, si legge un’altra versione: “una modalità – già sperimentata quest’anno in altri spazi occupati, indirizzata a colpire chi si riappropria degli spazi abbandonati in città per creare un’alternativa concreta nella città simbolo del capitalismo più sfrenato”.