E’ un dolore inconcepibile, quello provato da Barbara Mariottini, madre della 16enne Desirée, drogata, stuprata ed infine uccisa da un gruppo di belve. Poco alla volta sta prendendo consapevolezza di quanto realmente accaduto e inevitabilmente riaffiorano anche in lei i ricordi. Uno di questi avrebbe a che fare proprio con l’ultimo periodo quando, secondo la donna, avvenne un avvenimento sospetto. A riportarlo è il quotidiano Il Messaggero: “Non faceva uso di droghe”, ha riferito. “Un paio di settimane fa due ragazze sono state fermate a Latina dai carabinieri perché trovate in possesso di due pasticche di “Rivotril”, uno psicofarmaco. I militari hanno chiesto loro da chi le avessero preso e loro hanno fatto il nome di Desirée. Era lì anche lei, alle autolinee di Latina, è stata perquisita, non aveva nulla, né addosso, né nello zaino, né pasticche, né soldi”, ha aggiunto la madre e l’avvocato. E sul fatto che la ragazzina si trovasse a Roma, lo stesso avvocato della madre l’ha considerata “una grande sorpresa per tutti”. La signora Barbara ha poi assicurato che non c’era mai stata da sola, speriamo che abbiamo acquisito i video delle telecamere delle stazioni di Cisterna e Termini, almeno possiamo capire con chi era”. La speranza è che si possa fare luce sull’accaduto ma soprattutto giustizia. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



LA DONNA LASCIA ROMA “DISTRUTTA E STRAZIATA”

Per Barbara Mariottini, madre di Desirée, la 16enne drogata, stuprata e infine uccisa dal branco sono inevitabilmente giorni di grande dolore. La donna ha appreso oggi dell’importante svolta in seguito al fermo di un terzo uomo coinvolto nell’uccisione della giovane figlia, in attesa che anche il quarto sul qualche si stanno concentrando gli inquirenti in queste ore, possa essere presto individuato e consegnato alla giustizia. La stessa che oggi la donna chiede con forza, come evidenziato dalle sue stesse parole raccolte dall’agenzia di stampa Ansa alla quale ha dichiarato: “Ora voglio giustizia per Desirée, voglio che questa tragedia non accada ad altre ragazze”. Al momento madre di Desirée, dopo l’assurda tragedia che ha inevitabilmente travolto lei e la sua famiglia, è chiusa nel suo dolore, nella casa di Cisterna di Latina proprio insieme ai suoi cari. Ha deciso comprensibilmente di lasciarsi alle spalle Roma, dove è morta la giovane figlia e dove fino all’ultimo ha sperato di poterla nuovamente riabbracciare. “Sono distrutta, straziata. Speravo mi riportassero Desi”, ha aggiunto con la voce della disperazione.



BARBARA MARIOTTINI, MADRE DI DESIRÉE: IL GRANDE DOLORE

Rispetto alle notizie che nelle ultime ore sono trapelate sulla fine drammatica di Desirée, la madre Barbara Mariottini è apparsa alquanto stupita e frastornata. Molte abitudini della 16enne, le ha apprese solo dopo la sua morte violenta. “Non sapevamo che Desi frequentasse Roma, sapevamo che andava a Sezze oltre che avere amici a Cisterna. Non riusciamo a capire ancora come sia arrivata a Roma e in quel posto”, ha dichiarato, intercettata dall’agenzia Ansa. La signora Barbara si è lasciata andare a brevi dichiarazioni sullo sfondo di un dolore che resta incomprensibile ed ovviamente al momento incolmabile. A ricordare la 16enne, oggi sono anche i parenti e le amiche, sue compagne di classe: “Era buona, timida e insicura”, dicono. Desirée fece la sua ultima telefonata alla nonna, partita da un numero privato ed alla quale diceva: “Vado a dormire da un’amica”. Un vero e proprio mistero, come ha dichiarato l’avvocato della famiglia, Valerio Masci, in una intervista a Fanpage.

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