Forze dell’ordine al lavoro per dare un nome alla donna rinvenuta senza vita sulle sponde del Ticino nella giornata di ieri, domenica 18 novembre 2018. L’allarme è stato lanciato da alcuni vogatori fermi sul Lido di Pavia, che hanno visto il cadavere in avanzato stato di decomposizione e con il volto irriconoscibile: come vi abbiamo sottolineato, un primo esame autoptico esclude la pista del delitto, con il decesso dovuto all’annegamento. Secondo i primissimi rilievi, sottolinea Vigevano 24, l’identità della donna dovrebbe corrispondere a Sonia Bocca Corsico Piccolino: giovedì il prefetto di Pavia Attilio Visconti aveva disposto la riapertura delle ricerche concentrate tra il Ticino e il Po, ma sono attese conferme da esami medico-legali più approfonditi.Un rinvenimento choc, con i carabinieri che hanno escluso segni di violenza. A portare fin lì il corpo della donna l’acqua del Ticino in piena. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
RITROVAMENTO CHOC A PAVIA
Macabra scoperta nelle passate ore a Pavia, dove il cadavere di una donnascientifi è riaffiorato sulle rive del Ticino, in località Canarazzo. Il ritrovamento, come spiega SkyTg24, è avvenuto nel primo pomeriggio di ieri, domenica 18 novembre, intorno alle ore 15.30. A dare l’allarme sono stati alcuni vogatori che si trovavano nella zona del Lido, i quali hanno visto riaffiorare un corpo tra i rami nell’acqua allertando così prontamente le forze dell’ordine. Poco dopo, sul posto erano presenti i carabinieri e gli uomini dei vigili del fuoco che hanno appurato si trattasse proprio di un cadavere umano. E’ stato poi il successivo esame sul corpo compiuto dal medico legale a stabilire il sesso della vittima, rivelando che si trattava di una donna. Secondo le primissime informazioni la morte sarebbe sopraggiunta per annegamento. Al momento si esclude la pista dell’omicidio o della morte riconducibile ad amputazioni volontarie ma gli inquirenti non abbandonano alcuna pista.
CADAVERE DI DONNA NEL TICINO: È LA COMMESSA SCOMPARSA?
E’ ancora presto per dare un’identità al cadavere di donna riaffiorato ieri dal Ticino ma secondo le prime indiscrezioni, non è escluso che si tratti della commessa scomparsa a Vigevano lo scorso 6 novembre. La donna, come rammenta Il Giorno, era stata cercata proprio nei pressi del Ticino dopo che fu rinvenuta la sua auto poco lontano dalla lanca dell’Ayala. Poco distante, lungo una strada sterrata, era stata trovata anche la sua borsetta ma della donna nessuna traccia. La commessa aveva 44 anni e potrebbe essere suo il corpo riemerso nelle passate ore. La conferma arriverà però solo nelle prossime ore quando sarà effettuata l’autopsia anche se i primi riscontri sarebbero giunti dall’abbigliamento. Il suo volto, tuttavia, risulta irriconoscibile poichè rimasto in acqua per molti giorni ed in generale si evidenzia un avanzato stato di decomposizione. Dalle prime ipotesi, il cadavere potrebbe essere stato trasportato dal fiume in piena nei giorni scorsi, prima di scagliarsi tra gli alberi.