Ancora alta tensione a Torre Maura: è proseguita la rivolta dei residenti per l’arrivo dei 70 rom accolti in una struttura del Comune di Roma. Come riporta la Repubblica, è stata fatta esplodere una bomba carta nel tardo pomeriggio nel momento in cui un pulmino si era recato nel centro di accoglienza per avviare il trasferimento dei primi rom. Ma non solo: alcune persone hanno attaccato un furgone con calci e manate, esibendo il saluto fascista. E si è accesa la battaglia politica, ecco le parole della dem Monica Cirinnà contro il ministro dell’Interno Matteo Salvini: «Chiedo al Ministro degli Interni: da ieri sera manifestanti di Casapound e Forza Nuova stanno tenendo in ostaggio il quartiere di #TorreMaura. Poco fa è esplosa una bomba carta. Cosa aspetti a farli sgomberare? Oppure devo pensare che la tensione ti faccia gioco? #MaQuandoLavori». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



MELONI CONTRO RAGGI

Da un lato il sindaco Raggi che dice «non bisogna cedere a Forza Nuova e CasaPound», dall’altro quel clima di odio e tensione sociale visto a Torre Maura – secondo la cronista di Repubblica Federica Angeli – vede proprio nella sindaca di Roma diverse colpe di gestione. «Scusi Sindaca, dice che non può cedere a Forza Nuova e CasaPound eppure ha immediatamente disposto lo sgombero dopo la protesta a #torremaura. Questo non è cedere secondo lei al baccano fascista?». In mezzo ci sono però le testimonianze dei tanti residenti – non solo quelli “aizzati” dai gruppi di estrema destra giunti per richiedere lo sgombero dei rom nella Capitale – che non ce la fanno più in un clima di assoluto degrado e con la “beffa” di vedersi superati da gruppi di nomadi spesso colti in furti e micro-criminalità. «La Raggi aveva provato a spostare i rom, ospitati a Torre Angela, allocandoli a Torre Maura. Qui il popolo ha dato vita a una vera e propria rivolta: strade bloccate, secchioni alle fiamme e disordini. Segno che il Municipio VI, territorio in cui ricade Torre Maura, è stanco», attaccano in una nota congiunta i consiglieri di Fratelli d’Italia del VI municipio Nicola Franco, Massimo Fonti, Antonio Villino e Pamela Strippoli e la consigliera Regionale Chiara Colosimo. La stessa Giorgia Meloni su social torna ad affrontare il sindaco M5s: «Ai due centri di accoglienza per immigrati già presenti ne aggiunge uno per rom. I cittadini protestano ma per il M5S l’emergenza è il razzismo. Un copione che abbiamo già visto a Tor Sapienza e in altre periferie di Roma dove anche i grillini continuano a scaricare ogni tipo di problema. Ma la Raggi non era il sindaco delle periferie? Sarebbe questo il cambiamento del M5S?». A “schierarsi” con Salvini e Meloni è il deputato di LeU-Sinistra Stefano Fassina che in una intervista a Radio Cusano Campus spiega «I fatti accaduti a Torre Maura, a Roma? Dobbiamo evitare scorciatoie facili come quelle che ho visto stamattina su tanti giornali, che definiscono razzisti i residenti di Torre Maura». (agg. di Niccolò Magnani)



SALVINI, “BASTA SCARICABARILE”

«No a ogni forma di violenza, no allo scaricare sulle periferie ogni genere di problemi. Ribadisco il mio obiettivo per cui sto lavorando da mesi: zero campi rom entro la fine del mio mandato da ministro. Chi si integra è benvenuto, chi preferisce rubare verrà mandato altrove», fa sapere il Ministro degli Interni Matteo Salvini dopo quanto annunciato dalla Sindaca Raggi e dopo le inchieste della Procura per odio razziale contro chi ha messo in atto la rivolta contro i rom a Torre Maura. Secondo una residente delle palazzine di Via delle Alzavole, raggiunta da Repubblica Roma, «Le nostre case, gestite dal Comune, sono abbandonate al degrado. Il mio balcone si muove, ho dovuto riparare una perdita al bagno a spese mie perché ogni volta che aprivo il rubinetto l’inquilino al piano di sotto veniva a suonare». E ancora un’altra residente, stufa del degrado e abbandono di una città per nulla esempio di attenzione alle periferie «Viviamo in questo appartamento da 41 anni. Prendo 600euro di pensione al mese, il soffitto del bagno mi sta per crollare in testa. Quando chiamo il Comune, mi tengono in attesa un tempo infinito e ora mantengono questi rom». (agg. di Niccolò Magnani)



PROCURA APRE INCHIESTA PER ODIO RAZZIALE

Alta tensione a Roma a seguito delle accese proteste a Torre Maura nei confronti dei rom. Ieri, circa 200 abitanti della zona, sono scesi in strada per “invitare” le autorità a liberare il centro di accoglienza dei 70 rom presenti al suo interno. Una manifestazione a cui si sono aggiunti anche militanti di Forza Nuova e Casapound, che tra l’altro hanno annunciato un nuovo presidio per la serata di oggi. Non sono mancati momenti di violenza, come alcune barricate erette, un’auto del centro data alle fiamme, cori e urla, che hanno costretto la polizia ad intervenire. Stamane è arrivata la notizia che la procura di Roma ha deciso di aprire un fascicolo dopoi i fatti accaduti ieri, in cui si ipotizzano i reati di danneggiamento e minacce aggravate dall’odio razziale. Sulla vicenda è intervenuta anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi, che ha invitato la popolazione a non incorrere nel razzismo: «Non possiamo cedere all’odio razziale – le sue parole – non possiamo cedere contro chi continua a fomentare questo clima e continua a parlare alla pancia delle persone, e mi riferisco prevalentemente a Casapound e Forza Nuova». Il primo cittadino capitolino ha spiegato che nella serata di ieri è stata costretta ad intervenire per evitare che la situazione degenerasse, tutelando sia i cittadini onesti del quartiere, sia i 33 bambini presenti nel campo rom. «C’era un clima molto pesante – ha aggiunto – di odio». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

RIVOLTA E SGOMBERO

I rom che da martedì scorso erano ospiti presso il centro d’accoglienza in via dei Codirossoni a Roma, verranno trasferiti entro i prossimi 7 giorni. Alla fine hanno vinto i residenti dell’estrema periferia est della capitale, dopo una manifestazione andata in scena nella tarda serata di ieri, promossa da sigle d’estrema destra a Torre Maura. 70 rom, fra cui 33 bambini e 22 donne (tre incinta) verranno spostati in altre strutture della città, dopo un incontro fra il capo di gabinetto della sindaca Raggi, Stefano Castiglione, la dirigente dell’ufficio rom del Comune, il minisindaco, e una delegazioni dei cittadini della zona. «Da oggi – le parole del presidente grillino del VI municipio di Roma, Roberto Romanella, riportate da Repubblica – la Sala operativa sociale del Campidoglio inizierà a svuotare il centro. Certo si parla tanto di integrazione e da qualche parte si sarebbe dovuto iniziare. In questo caso – aggiunge – siamo proprio caduti dal pero, non eravamo stati informati di nulla. C’è stato un grave difetto di comunicazione non deve più accadere».

ROMA, PROTESTA CONTRO I ROM A TORRE MAURA: IL COMUNE LI SPOSTA ALTROVE

Circa 300 persone hanno presidiato per ore l’ingresso del centro di accoglienza di Torre Maura, dando anche fuoco ad un mezzo utilizzato dagli operatori dello stesso centro, e ostruendo l’arrivo dei vigili del fuoco. Sono dovute intervenire più volte le forze dell’ordine in assetto antisommossa per ristabilire la calma ed evitare il peggio. «Sono stato io a innescare la rivolta – afferma Giuseppe Andrea Barillaro, un libero professionista 30enne, residente nelle case popolari vicino al centro che ospita i rom – verso le 15 stavo andando a lavorare col carroattrezzi, ho visto le macchine di servizio del Comune, ho chiesto cosa stava succedendo e mi hanno risposto che stavano sistemando i rom, a quel punto mi sono fermato e ho iniziato ad avvisare tutto il quartiere». Forza Nuova non si fida delle promesse del comune e dalle 19 di questa sera ha annunciato un nuovo presidio permanente «fino a quando l’ultimo rom non sarà andato via»