Oggi, 21 gennaio, la Chiesa celebra sant’Agnese, fra le figure più significative del cristianesimo, e nel contempo, una delle molteplici martiri uccise dall’ignoranza dell’epoca. Agnese è la patrona delle giovani (è stata uccisa quando aveva appena 12), ma è anche la protettrice della castità, dei giardinieri e infine degli ortolani. E’ inoltre, come ricorda il sito di Famiglia Cristiana, la patrona dell’ordine dei trinitari, nonché la patrona della casata dei Visconti, signori di Milano. Il culto di sant’Agnese è celebrato fin dalla prima metà del quarto secolo a Roma, mentre il primo luogo sacro a suo nome è stato eretto nell’ottavo secolo, (il monastero e oratorio Sant’ Agnese ad duo Furna). Sempre nello stesso periodo è stata costruita la famosa chiesa di Sant’Agnese, situata in piazza Navona, rifatta poi nel Seicento. Il corpo, dal 12 gennaio del 1621, si trova presso la basilica di via Nomentana, mentre la testa si trova nella chiesa di piazza Navona di cui sopra. E’ presente infine un braccio della santa nella sacrestia di San Pietro in Vincoli. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



SANT’AGNESE VERGINE E MARTIRE OGGI 21 GENNAIO

Il calendario liturgico Romano prevede per il giorno del 21 gennaio di ogni anno i festeggiamenti in ricordo di Sant’Agnese Vergine e Martire. Una donna che, nel corso della sua breve esistenza terrena, dimostrò di essere particolarmente fedele alla religione cristiana accettando il martirio che le venne imposto da quelle che all’epoca erano le terribili persecuzioni ai danni del Cristianesimo volute dall’imperatore Romano Diocleziano. Agnese nacque tra il 290 ed il 293 dopo Cristo in una nobile famiglia Romana come quella della gens Claudia. In tenera età, secondo quanto riportato da alcuni documenti storici di natura agiografica, venne presa di mira dal figlio di un potente prefetto di Roma che praticamente si innamorò di lei. Agnese dal proprio canto non volle dare seguito a quel possibile amore rimarcando di aver voluto fare un voto di castità a Gesù. Non appena il prefetto romano conobbe il motivo dell’infangante rifiuto, decise di far rinchiudere la giovane donna all’interno delle strutture di clausura tra le vestali in maniera tale che potesse onorare la dea che proteggeva la città di Roma. Ovviamente Agnese, essendo una fervida cristiana, decise di rifiutarsi e questo la mise in cattiva luce agli occhi dell’imperatore il quale consentì al volere dello stesso prefetto che la fece rinchiudere all’interno di una casa dove stavano esclusivamente prostitute. Secondo la tradizione nessuno ebbe l’ardire di toccare la giovane donna se non un uomo che venne immediatamente trafitto agli occhi da un angelo bianco inviato dal Signore.



Sant’Agnese Vergine e Martire, il suo animo misericordioso

Tradizione vuole che per effetto del suo animo misericordioso, Sant’Agnese Vergine e Martire intercedette presso il Signore affinché restituisse la vita all’uomo e così fu. Per via di questo evento Sant’Agnese venne accusata di magia e quindi condannata al rogo ma durante l’esecuzione, le fiamme si arrestano dinanzi alla sua persona e di fatto non la toccano minimamente. Il prefetto, avendo pieni poteri, decise di farla uccidere per effetto dell’utilizzo di spade che le trafissero parti del corpo ed in particolare mento, gola. Questo episodio spiega il perché la sua figura venga mostrata con in mano un agnello il quale al tempo aveva lo stesso terribile destino. Il corpo di Sant’Agnese, morta alla tenera età di 12 anni per via del martirio voluto dalle terribili persecuzioni romane ai danni del Cristianesimo, venne sepolto nelle catacombe che presero da quel momento il suo nome. Secondo la tradizione la morte di Sant’Agnese è avvenuta nel corso dell’anno 305 probabilmente nel giorno del 20 gennaio.



Gli altri Beati del giorno

Il calendario Romano nel giorno del 21 gennaio ricorda e commemora coloro che si sono messi in luce per la loro Misericordia e per la loro fede nella religione cristiana tra cui San Publio, san Fruttuoso, san Patroclo, sant’Epifanio, il beato Giovanni Battista Turpin du Cormie e il beato Edoardo Stransham.

La vita della Beata